Eccomi seduta finalmente nella mia poltroncina bordeaux, obbligata a stare a casa aspettando il tecnico del wifi, respiro, sorrido e mi godo il momento.

Prendo il pc per cercare la macchina a noleggio per Luglio quando scenderò a Reggio, mi trovo ad ascoltare una canzone in sottofondo e decido di aprire la pagina bianca e iniziare a scrivere un altro puntino di questo disegno che chiamiamo vita.

Sono mesi difficili per me sia fisicamente che psicologicamente, negli ultimi 3 mesi 3 traslochi, 2 rogiti, burocrazia, liste di cose da fare – fatte e liste di cose da fare – ancora da fare, emozioni e sentimenti soffocati che spingono verso l’alto, le ragazze, la quotidianità.. il dovere sognando il piacere.. i ritardi che ti fanno sentire frustrata dal vedere la tua casa lì che ti aspetta ma tu devi saper aspettare…

Saper aspettare… sto cercando di imparare, a volte è facile altre difficilissimo.

Starmi accanto in quest’ultimo periodo è stato difficile anche per me!

Oggi a casa sola con la musica in sottofondo mi godo la luce, la mia amica che è venuta a prendere un caffè, l’elenco dei task che ho ancora, i piedi scalzi, il pensiero al mio Papà che sento accanto a me.. è bello.

Fermate questo momento perché è qui che ho sperato di arrivare per tanto tempo.

Amare qualcuno che è in difficoltà, secondo me, equivale ad amare il doppio.

Spesso mi son sentita persa, in qualcosa di più grande di me, avrei voluto una mano che mi sorreggesse e a volte l’ho trovata ma spesso no. Non mi riferisco in senso stretto alla coppia, mi riferisco sempre alla Famiglia, dove nella mia Famiglia trovo le mie amiche, sorelle… pronte ad esserci, vicine e lontane.

Nei momenti della mia vita in cui ho dato il peggio non sempre ho trovato qualcuno che riuscisse ad amarmi anche per me.. per aiutarmi ad arrivare dall’altra parte del fiume.. e non per questo dall’altra parte non ci sono arrivata..eppure sono convinta che se ci fosse qualcuno a tenermi la mano.. io oggi non sarei poi così stanca.

In ogni caso qualcuno che da lontano mi ama il doppio c’è… anche se la sua voce non posso piu ascoltarla nel quotidiano terreno, lui lo so mi ama anche quando sono pessima.

Era Lui a dirmi che non esiste un momento perfetto per fare o non fare qualcosa, se lo vuoi arriverà, succederà... ed eccomi seduta qui il 25 giugno e non il 25 maggio.

Oggi mi ripeto che la fatica, la delusione, la frustrazione di questo “mese in più” in questo momento è ripagata. Dovrò ricordarmelo durante le prossime attese affinché tutta sta fatica non sia vana e non sia così pesante la prossima volta.

La scuola qui sta per finire e gli incontri quotidiani con le altre mamme all’entrata e all’uscita mi mancheranno, soprattutto perché alcune di loro torneranno nei loro Paesi di origine ma già stiamo pianificando per vederci o qui o là …”non sappiamo oggi quando..ma sappiamo che succederà”

Son 10 mesi che viviamo qui, circa 300 giorni, sembrano tanti lo so ma mi piace pensare che è solo l’inizio e come tutti gli inizi non sono facili mai.. in ogni caso la scelta di trasferirci in questa piccola cittadina incastrata tra 3 Paesi è stata di certo una delle scelte della mia vita tra le più coraggiose e positive..

Suonano alla porta, vado… continuo a camminare verso il prossimo puntino!

… e tu in che fase della tua vita sei? cammini? sei fermo o ci stai pensando?…

…unisci anche tu il tuo puntino…