Sono seduta sul treno che mi porta verso la Capitale per la Reunion con i colleghi dall’università 20 anni dopo l’inizio dell’avventura… correva l’anno 1997.
Il mio stato d’animo è positivo e non nascondo di essere emozionata per il tuffo nel passato che mi aspetta, la vera bellezza di questa esperienza è il viverla con la consapevolezza dell’oggi che è così diverso da quegli anni non solo per me ma ormai per tutti…
In viaggio mi accompagna D. amico di quei tempi, anche lui studente fuorisede che oggi vive a Milano riesco a vedere con le rispettive famiglie ogni volta che riusciamo ad organizzare. Insieme ripassiamo i nomi, i volti e gli aneddoti che ricordiamo scorrendo l’elenco dei partecipanti, entrambi siamo entusiasti e ci mettiamo d’accordo sui nostri spostamenti romani prima di salutarci.
Poco meno di tre ore, il treno fischia, scendiamo i tre gradini e iniziamo a camminare verso l’uscita, un abbraccio e “a stasera”!
Decido di fare un salto al mio primo posto di lavoro che è facilmente raggiungibile con la metropolitana, in spalla lo zainetto e mi presento lì davanti, selfie “obbligatorio” dopo 9 anni davanti all’insegna e chiamo un mio amico per aiutarmi ad entrare.
I famosi viali di questo posto sono “rassicuranti“, sempre gli stessi da anni: prima di me e son rimasti identici anche oggi 9 anni dopo, nulla sembra essere cambiato, molti ex colleghi sono già tornati a casa ma quelli che sono ancora presenti, dopo i primi attimi di sorpresa, mi hanno abbracciata, sorriso e ognuno aveva una domanda su di me, sul mio presente, sulla mia famiglia. Ho iniziato a lavorare lì nel 2002 e sono andata via nel 2008…i primi passi nel mondo del lavoro, i primi errori, la prima esperienza non solo lavorativa ma anche umana nel contesto lavorativo, quella che porto ancora nel cuore, con quei visi che mi hanno fatto ricordare quegli anni in cui non mi mancava la voglia di fare, la grinta e il coraggio di affrontare sempre nuove sfide e sento che mi sto “ricaricando”. Li abbraccio con la promessa di ripassare prima di altri 9 anni… spero di riuscire a mantenere la promessa!
Riprendo la metro e incontro la mia amica I. che “sorellamente” mi accoglie a casa sua e con la quale sembra sempre di essersi lasciate il giorno prima per la grande intesa e la forte sincerità che ci lega da sempre.
Arriviamo a casa ci prepariamo, arriva C. così da andare insieme con un’unica macchina come i vecchi tempi e lungo il tragitto si chiacchiera un po’ di tutto, ci scambiamo gli ultimi aggiornamenti sulle nostre vite e sulle aspettative che abbiamo su questa serata organizzata da mesi e finalmente arrivata!
Già nel parcheggio ci guardiamo intorno e iniziamo a riconoscere alcuni visi familiari salutiamo ed entriamo dentro al locale, la serata è stata davvero allegra tra passato e presente, chiacchierando mi accorgo che è cambiato tutto e nulla, le dinamiche del tempo che passa, il metter “la testa apposto” dettato dal tempo che passa, le relazioni, il lavoro, la famiglia, i bimbi più o meno grandi…tutto si condivide ma soprattutto il piacere di rivedersi e ancor di più di ritrovarsi. Di ritrovare l’allegria, i ricordi, persone che per me sono state importanti che mi hanno aiutata non solo nel preparare gli esami ma nella vita quotidiana, nelle difficoltà e nelle feste. Persone che ho conosciuto quando eravamo “senza pensieri” e non ne eravamo consapevoli.
Bella serata quella di venerdì scorso, qualcuno mancava per impossibilità fisica (qualcuno vive all’estero) o per dinamiche familiari ma non era davvero assenza perché c’era nei racconti e nella speranza/promessa di rivedersi comunque alla prossima occasione.
Scorro foto di ieri e foto di oggi e la bellezza è vedere gli stessi sorrisi.
…e tu che emozioni hai provato nel rivedere dopo anni compagni di classe o amici d’infanzia?…
…unisci anche tu il tuo puntino…
Il mio incontro è stato tragico… Mi hanno guardata come fossi un alieno perché non sono sposata e sono senza figli… Mi hanno fatta sentire a disagio anche se dentro di me mi sembrava di essere la più felice di tutti… Almeno so che non è per tutti così 😀
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Nuooo ma che assurdità! Mi dispiace! Da Noi era un Buon 40% e noi “del 60%” li abbiamo quasi ringraziati di “esistere”…ahahhaha in particolare un mio collega che fa un sacco di viaggi io l’ho ringraziato perché attraverso Instagram è come se in minima parte “Mi porta con sé”!!! 🤗😉
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😀😀😀😀😀
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