Buongiorno Olanda!

da oggi scriverò da qui, lascio l’Italia per un progetto di vita, di lavoro, un progetto anche emotivo che ci vede protagonisti tutti e 4 in modo diverso.

Ma facciamo qualche passo indietro.. un anno fa in questo periodo mio marito finiva una serie di colloqui e riceveva un’offerta di lavoro qui in Olanda e si trasferì a fine ottobre vicino Amsterdam, in un residence che gli aveva suggerito la sua Azienda. A fine novembre per il suo compleanno siamo salite a trovarlo ed è stato un weekend molto positivo perchè ci siamo ritrovati tutti insieme in una nuova situazione, all’estero a mangiar la pasta cucinata da Papà, il tempo non era dei migliori, ma l’entusiasmo di star insieme ci ha scaldato tanto il cuore. Il lunedì ho preso la macchina e mentre mio marito era in ufficio io e le ragazze siamo andate in giro per negozi.. come fossimo a Milano!

L’intenzione sin da subito è stata di far percepire la vita all’estero come la nostra vita familiare quotidiana.. è stato questo il primo pensiero. Il messaggio che mi piacerebbe trasmettere con questa nuova esperienza è che “casa” non è un luogo fisico….ma una serie di emozioni che porti con te..

Poi mio marito ha trovato una appartamento a Leiden, cittadina che ho da subito amato moltissimo, i canali, la calma, la gente in bici cordiale, sorridente e che parla inglese senza sforzo e senza farti pesare la richiesta di “cambiare lingua” rispetto alla loro d’origine.

Abbiamo passato 20 giorni a Leiden nel periodo tra Natale e Capodanno, giorni davvero intensi, anche emotivamente.. quando eravamo sù, mio Papà non stava bene, una delle mie più care sorelle di scelta è venuta a mancare… un dolore profondissimo per me.

Per i regali di Natale ci siamo divisi in due gruppi e ci siamo fatti dei regali tra noi diventando uno il Babbo Natale dell’altro.. è stato divertente scartare la sera i pacchetti acquistati il pomeriggio stesso 😅

Ho trovato in quelle strade ordinate e piene di bici parcheggiate ovunque, le lucine, la lentezza, i sorrisi degli sconosciuti… giravo da sola per la cittadina, senza navigatore quasi sfidando la mia notoria mancanza di orientamento.. eppure inspiegabilmente a casa son sempre riuscita a tornare… forse la calma della città mi ha permesso di mettere a fuoco, non tanto i nomi delle vie, quanto dei dettagli che mi hanno guidata nelle mie passeggiate.

In quei giorni ho conosciuto una ragazza italiana che vive in Olanda da 20 anni (le sue figlie son nate e cresciute qui), dove dopo la laurea si è traferita.. mi ha raccontato come inizialmente il trasferimento nasceva dalla ricerca di un’opportunità lavorativa e poi si è trasformata in un legame con questo posto.. da allora non è più voluta tornare indietro se non per trascorrere le vacanze in Sicilia. Mi raccontava che l’Olanda oltre ad essere un Paese molto accogliente ha – numeri alla mano – un tasso di disoccupazione negativo addirittura!!

In effetti per esperienza personale di mio marito, quando aveva deciso di cambiare lavoro, nel giro di 3 mesi aveva fatto diversi colloqui e aveva ricevuto 2 proposte scritte… e così il 1°Luglio scorso ha iniziato una nuova avventura lavorativa e così abbiamo dovuto cambiare città e quindi anche i piani legati alla scuola delle ragazze. Dopo un pò di incertezze siamo riuscite ad iscriverle e i primi di Settembre inizieranno la scuola internazionale… incrociamo le dita!

Io continuo a lavorare in smart working da qui, dallo scorso Aprile son passata part time proprio per cercare di essere più presente con le mie figlie in questa fase non facile per loro.

Come ripeto spesso alle mie ragazze “tutto quello che non conosciamo all’inizio ci fa paura… ma diamo una possibilità anche piccola alla vita di poterci stupire!” Io capisco bene il loro punto di vista, ma dal mio punto di vista, soprattutto in questo momento storico, se la vita dà la possibilità di entrare in contatto con persone e modi di vivere e pensare diversi dai nostri va colta per crescere, scoprire e conoscere, per arricchire il nostro bagaglio di umanità che è un tesoro da custodire.

Se mi guardo indietro devo dire che mi è capitato spesso di cambiare città dove vivere, sono nata a Reggio Calabria, a 19 anni sono andata a studiare a Roma, poi a 30 mi son trasferita a Milano e a 33 per un anno e mezzo abbiamo vissuto a Le Havre per poi tornare a Milano.. mio marito ha continuato a viaggare in questi anni per lavoro. I traslochi da casa in casa poi non si contano .. 2 volte a Roma, 3 a Milano.. eppure tutte queste volte io son partita non per “scappare” o “allontanarmi da qualcosa o qualcuno”, piuttosto per trovare nuove prospettive, nuovi modi di vivere la vita… ed è stato sempre bello vivere la sensazione di “andare avanti”, di sentirsi arricchiti anche dalle difficoltà, spero che anche questa volta sarà così!

Questa volta, a differenza di tutte le altre, c’è una grande differenza.. importante: non mi sposto “da sola” o in coppia.. o con una bimba di meno di 1 anno… questa volta siamo in 4 di cui due ragazze piccole ma non troppo piccole.. in un’età che di per se per loro non è semplice da vivere e non lo è neanche per noi genitori, ma d’altra parte è proprio perchè sono un questa fascia d’età che è ancora più importante questa esperienza.

Tempo al Tempo, Passo dopo Passo… la mattina mi alzo e guardo il cielo per un minuto e mi ricarico… il cielo è sempre lì che mi guarda e mi fa compagnia…

Cerco di non avere aspettative e di darci a tutti tempo… nel frattempo (scusate il gioco di parole).. ho un elenco di cose da fare che terranno la mia mente molto occupata!

Buon inizio e a presto!

30.07.2023

…ti è mai capitato di cambiare città? regione? nazione? per poco o tanto tempo?.. che esperienza è stata? Ti piacerebbe cambiare posto dove vivere oppure ti piace viaggiare solo per vacanza? … unisci anche tu il tuo puntino…