Leggo, dormo poco, mi sento molto stanca la mattina e il mio umore è spesso in up/down. Quanto la mia salute fisica incide su questo equilibrio instabile? e quanto quella mentale?

E’ un momento della mia vita in cui sento i cambiamenti, li percepisco, stanno arrivando, alcuni sono arrivati.. altri li vedo all’orizzonte..

Sento la consapevolezza di questa evoluzione che sto attraversando e cerco di guardare al lato positivo di questa fase della mia vita e vorrei condividerlo anche qui.

Stiamo cercando casa da acquistare da un paio di mesi, ne abbiamo viste diverse. Per una avevamo fatto un’offerta ma non era destinata a noi, l’hanno acquistata altri. Ci siamo ripromessi “no rush” (nessuna fretta) una casa dove stare l’abbiamo e fino a quando non troviamo quella “giusta” possiamo aspettare.

Una mia amica aveva visto una casa che le piaceva molto ma non le piaceva la posizione della casa, le strade limitrofe.. non ha sentito quel “feeling” che ti fa dire .. ” è lei“.. settimana scorsa siamo andati a vederla noi e devo dire che questa casa è talmente bella (anche se un paio di lavoretti andranno fatti) che già all’ingresso, appena varcata la porta, ero quasi “in imbarazzo” e ho pensato: “ma me la merito una casa così?” .. è una casa molto luminosa, con un soggiorno ed una cucina molto ampia, con delle belle camere, con una bella ed ampia parte esterna – piastrellata (chi mi conosce sa che non ho il pollice verde..e che quindi il giardino per me non può che essere piastrellato!..).

Non so se so spiegarlo bene a parole ma vorrei provarci.

Quando a 24 anni sono andata a vivere da sola, il mio mondo era in 40 metri quadri. Poi “si diventa grandi”, sono andata a convivere a Roma, poi da sposati abbiamo comprato casa vicino Milano, poi è arrivata A. quindi casa con una cameretta, poi è arrivata E. casa con due camerette.. poi qui in Olanda casa indipendente su più piani..mi è sempre sembrato tutto “proporzionato” diciamo.. ma la casa che abbiamo visto settimana scorsa oltre ad essere vicina alla scuola, è davvero molto bella con degli spazi grandi che spero di riempire con l’arrivo di amici dall’Italia che verranno a trovarci, ma anche dai nuovi amici miei e delle mie figlie che abbiamo qui. Giravo tra le stanze e mi era facile immaginarmi a vivere lì, a scrivere i miei post nello studio, ad arredarla con una grande libreria in sala… aperta quella porta ho iniziato a sognare..

C’è una strana anomalia linguistica tra italiano e inglese su questo tema. In genere in italiano abbiamo “parole specifiche” per tutto, per sentimenti, per le cose, per i posti, il cibo ecc..in inglese con una parola hai anche 3 parole italiane corrispondenti.

Diverso è per la parola “casa”. In inglese, usiamo due parole diverse : House e Home.

La differenza tra le due è sostanziale: si usa “house” per indicare la casa fisica dove si abita facendo riferimento alla costruzione fisica dell’abitazione, quando invece usiamo “home” vogliamo parlare di un il posto dove tu hai o speri di creare dei ricordi, “home” è dove tu SENTI di vivere, un posto a cui sei legato da un punto di vista puramente sentimentale.

Ecco, nelle mie viste immobiliari di queste settimane sono sempre stata alla ricerca non di una “house” ma sono alla ricerca di una “home” (perdonate il mix di lingue), e quest’ultima vista per cui abbiamo deciso di fare un’offerta mi ha, durante la prima visita, quasi imbarazzata dagli spazi così ampi, mentre la seconda volta, che sono andata a vederla con la mia A., ho proprio sentito quell’entusiasmo di quando desideri qualcosa e vuoi provare ad ottenerla con tutte le tue possibilità!

Per cui, dita incrociate e vediamo che succede…

Qui questa settimana abbiamo “festeggiato” il Carnevale, la mia ragazza E. si è ammalata e quindi abbiamo festeggiato ” a metà”. Siamo andate con A. ad una delle parate, ci siamo travestite e divertite molto.

A me è sempre piaciuto travestirmi a Carnevale anche se non sempre ho scelto io l’abito / il personaggio.. mi piace l’idea della festa e anche di prendere le sembianze di qualcuno anche solo per qualche giorno.. Qui il Carnevale si festeggia un pò come Viareggio con sfilate e carri e concorsi per le maschere più belle.. un weekend di festeggiamenti h.24, addirittura hanno una bandiera che viene esposta nelle case in questo periodo e i colori ufficiali : giallo, verde e rosso li trovi in giro negli addobbi in tutta la città.

Bellissima esperienza che abbiamo condiviso con delle amiche portoghesi confrontando le nostre esperienze nazionali carnevalesche che tutto sommato sono molto simili, ma qui per 3 giorni davvero la città si trasforma, nonostante le temperature non proprio “estive” si sta volentieri in giro fino a tardi e pur di festeggiare non c’è bisogno di vestire la maschera di un personaggio o di un oggetto, spesso le persone si vestono solo molto colorate / truccate con eccentricità.. il mood è molto semplice e allegro.

In questa settimana di break scolastico io ne sto approfittando per leggere libri e pianificare le prossime settimane, scenderò a Reggio a fine mese perché è già passato un anno dalla perdita di Papà e scendo ad abbracciare Mamma e a farmi abbracciare dalle mie sorelle e dal mio mare..

Alleno molto il mio accorgermi di cosa mi succede durante il giorno, di cosa provo per le persone che mi stanno vicine non solo fisicamente, e anche di cosa NON succede e quindi poi arriva il punto in cui il punto lo metti tu alle relazioni che non sono più reciproche.

Mi sono accorta che c’è qualcuno che mi manca moltissimo e ho messo a fuoco quanto questo mancarsi è reciproco o meno. Sto imparando quindi a fare i conti con la realtà, che non lo si impara mai fino in fondo, soprattutto se la realtà delle cose fa male. Mi sento ad un bivio tra quello che vorrei per me e quello che sento di meritare. Se le persone non hanno voglia di aprirsi, di confrontarsi in modo sincero, non per trovarsi d’accordo ma anche solo per parlarsi con onestà, bisogna solo andare avanti chiudere la porta.

E’ così per me, e credo sia così anche per mia figlia, che non me ne parla, ma io sento che è difficile per lei ancora di più che per me.

Credo fermamente che le porte si aprono, si chiudono, e se vogliamo si potranno riaprire.. finché la chiave la teniamo noi…

Ecco la mia..

E poi c’è un quotidiano pratico, non solo emotivo da mettere in ordine, quindi sto cercando di focalizzarmi sulle pochissime prime nozioni di Olandese, in modo da prendere confidenza pian piano con questa nuova lingua, vado in palestra, leggo e penso alle vacanze di quest’estate…

e a te cosa sta succedendo in questi giorni? prova ad allenare il potere dell’accorgersi e raccontami..

…unisci anche tu il tuo puntino…