Ti sarà capitato di “camminare su un filo” nella tua vita… di sentire l’incertezza del passo in avanti, la paura che ti fa venire voglia di tornare indietro, l’equilibrio tra la cosa giusta e quella sbagliata senza distinguere in maniera netta da che parte è quella giusta e quella sbagliata… no?

Io ho tanti tanti momenti vissuti così… il primo che ritrovo nella mia memoria è l’esame di maturità… avevo studiato tanto, ma inseguita per anni da quel “potrebbe fare di più” e da quel “il suo carattere la frena”, alla prova di matematica ero in bilico tra “copio o faccio quello che sono in grado di fare e pace!”… camminavo tra “scorciatoia con risultato” o “mi prendo le mie responsabilità e punto sulle mie forze”… copiai. Ancora oggi se tornassi indietro… sceglierei di copiare.

Un altro momento in cui ho camminato su un filo è stato quando, durante la gravidanza della mia prima bimba avevo preso molto peso, sì è vero, mangiavo di più, ma non così tanto in proporzione ai kili che continuavo a prendere, e così ad ogni controllo mensile in ospedale partiva il cazziatone delle dottoresse che seppur si alternavano erano tutte d’accordo sul fatto che il mio comportamento non era corretto (anzi “irresponsabile” per l’esattezza!) nei confronti di mia figlia e verso me stessa… 6 mesi di controlli son stati davvero un camminare sul filo. Mi hanno fatto fare mille esami di tutti i tipi eppure nonostante il peso accumulato sia la bimba che io eravamo in perfetta forma.. niente diabete e nessuna complicazione. Ero sul quel filo tra: “mi metto a dieta e li accontento” o “sto attenta ma se ho voglia di focaccia con le cipolle me la mangio?”… forse inconsapevolmente già maturavo la consapevolezza che una mamma serena trasmette serenità alla propria figlia.

Andiamo avanti o meglio cadere e scoprire se si cade o si vola?

Ho imparato che ci sono camminate sui fili più lunghe e più corte… in bilico tra il precipitare e il volare, tra fango e cielo, tra dolce e amaro, tra musica e silenzio…

Ricordo quando sono stata male, la sensazione è stata di un crollo repentino da un filo sul quale camminavo senza averne consapevolezza, sono caduta d’improvviso nel buio, ero spaventata e sola. Poi dal buio piano piano ho scoperto una luce lontana e mi ci sono avvicinata. Lei, che ha il nome di un fiore, mi ha fatto risalire sul piano, ma anche quella risalita è stata per me come camminare su un filo, cadevo e risalivo perché volevo tornare a vivere e a decidere io per la mia vita…

Ancora oggi mi capita di trovare davanti a me un filo da percorrere tra il desiderio di essere amata e l’amore per me stessa. L’essere amata da chi mi circonda e l’amore per me stessa. Mi domando ma il mio amore per me stessa può compensare l’Amore che non ricevo?… cammino passo dopo passo sorridendo e non trovando risposte..

Facciamo sempre la cosa giusta cercando di stare in equilibrio?

Forse no. Mi è piaciuto a volte cadere da quel filo.

Mi è piaciuto sbagliare se cadendo ho sorriso, se il mio cuore sbagliando ha battuto più forte, è stato bello cadere da quel filo a volte solo per scoprire che stavo sbagliando filo da percorrere… ho scoperto che a volte cadere dai fili ci fa volare e non cadere e ci troviamo nel cielo e non nel fango… ma bisogna provare per scoprirlo.

Cammina con coraggio e decidi se arrivare alla fine del filo oppure se cadere e scoprire se precipiti o voli. A volte succede perché lo scegli, a volte succede e basta ma puoi imparare dalla tua caduta.

In equilibrio…

Spero che le mie figlie col tempo apprezzino il camminare sui fili della Vita… in equilibrio tra dovere e piacere, tra giusto e sbagliato, tra un amore e una passione, tra famiglia e lavoro, tra partire o restare, tra giorno e notte, tra amicizia e amore, tra la cosa giusta per gli altri e la cosa giusta per loro stesse.

Camminare sul filo, cadere dal filo o volare “dal” filo… è Vita!

… e a te è mai capitato di camminare su un filo? cosa hai provato? volevi arrivare alla fine? volevi cadere o volevi spiccare il volo?…

… unisci anche tu il tuo puntino …