Non sono una donna pessimista e che si butta giù facilmente. Anzi. Per me il bicchiere è sempre mezzo pieno e se piove aspetto il sole che so che tornerà a splendere.

Eppure stasera mi sento triste, stanca, sola e ho paura.

Nel mio cuore e nella mia vita tutti questi sentimenti scomodi so viverli, accoglierli e abbracciarli. Ma con questa convivenza forzata con tutta la mia famiglia mi sento fortemente indotta a pensare che “andrà tutto bene”, ma inizio a viverla come una costrizione, il che vuol dire che questi sentimenti scomodi li devo tenere soffocati sotto pelle. Ma stasera, qui da sola su questo mio divano rosso, vengon fuori come le lacrime che non riesco a frenare.

Sono stanca. Sono triste. Sono impaurita dalle numerose vittime e dall’idea che possa colpire anche i miei cari lontani, come posso proteggerli? Stando a casa, inerme.

Sto imparando che questo virus è il virus degli ossimori: lontani per starci vicini ed aiutarsi, chiusi in casa separati per combattere uniti, le verità false dei primi tempi, l’urlo silenzioso dei parenti che hanno perso i loro cari senza poterli salutare per l’ultima volta, le mie figlie che sorridendo mi hanno detto i primi giorni di reclusione in casa “ma tu sei in vacanza lavorativa ora?”, siamo tutti soli insieme, dobbiamo rialzarci cadendo …

Stasera vorrei un abbraccio, forte caldo.. di quelli che sanno accogliere le mie lacrime… e intanto continuo a bagnare la mia maglietta perché nessuno è in grado di abbracciarmi qui e ora.

Domani sorriderò di nuovo, ci proverò con tutta me stessa, ma stasera non ci riesco.

Questo puntino sono io ora, questa sera, dopo un mese chiusa in casa. Nessuna domanda alla fine, nessuna condivisione perché questo post serve a me per scaricare i pensieri e i sentimenti scomodi che mi son saliti in gola e mi tolgono il fiato.