In questo post ho deciso di parlarvi della quarantena di una quarantenne.

La suddetta quarantenne vive e condivide la sua quarantena con un marito e con due figlie nate entrambe ad Ottobre, una del 2010, l’altra del 2012.

La quarantena della nostra quarantenne non è scandita da nessuna routine consolidata nonostante ormai il lungo periodo di reclusione lombarda forzata. A volte è paragonabile ad una montagna russa e lei odia le giostre e la capisco! Quella sensazione netta di essere immobilizzata e in balia di movimenti di una giostra che non può guidare lei… ma io dico, che gusto c’è? Io mi son sempre chiesta ma a stare bloccata su un seggiolino che sale su con la sensazione di toccare il cielo per poi darti la sensazione di precipitare giù senza che tu possa far nulla … ma…boh! Eppure ci son giornate in cui la nostra protagonista si sente fisicamente bloccata alla sedia, senza poter uscire, mentre sin dalla mattina le arrivano una serie di richieste che hanno tutte un suono di ‘dover fare’. Tutti chiedono senza dar tempo, tutto urgente e necessario, beh, in quel preciso momento la quarantenne vorrebbe solo una birra, una sigaretta e il più sonoro dei silenzi che solo oltrepassando la porta di casa sa di poter avere…. e quindi si arrende e comprende che nel malessere a volte è necessario starci dentro come anche in questo periodo e bisogna scenderci a patti…

La quarantenne protagonista passa la sua quarantena: lavorando, chattando, videochiamando e condividendo novità e noia con chi le vuole bene e la fa star bene… prendendosi cura di sé il più possibile alla ricerca sempre della bellezza in tutte le sue forme e non perdendo la voglia di imparare, di abbracciare e di amare.

La giornata tipo della quarantenne in quarantena durante la settimana è scandita dal suo lavoro che da part time per qualche strano “virus” che ha colpito i suoi colleghi si è trasformato in full time (ovviamente sempre retribuito da part time.. inutile specificarlo)… mah! Finito il lavoro, segue le figlie nei compiti oppure insieme condividono attività di vario genere: dalla lettura di storie, ai giochi da tavolo, alla visione di film o alla peggiore bisca di giochi vari con le carte … ma purtroppo in settimana ci toccano quasi sempre i compiti e le bische le rimandiamo al weekend! Diciamo che in settimana il mood è quello di un bosco molto fitto con alberi molto vicini tra loro che non fanno vedere “l’uscita”…

La settimana della quarantenne in quarantena

Nel weekend ormai non ci facciamo più trovare impreparate e scandiamo la giornata in due fasi (eccola una piccola routine innescata): dovere e piacere. Il dovere è associato al mettere apposto e pulire ben bene tutta la casa ( + stirare attività paragonabile all’odio per le giostre), il piacere è di solito un elenco di cose da fare insieme (già sopra citate) oppure ognuno per sé “e poi ce lo raccontiamo”. Nel weekend io trovo la mia panchina che dopo tanto camminare ‘nel bosco della settimana’ è fondamentale per riposarmi non tanto fisicamente… quanto per ricaricarmi di energie positive.

Weekend di una quarantenne in quarantena (foto 2016)

Non impasto, non sono alla ricerca del lievito né del corso di aerobica che mi faccia scoppiare il cuore… piuttosto cerco e trovo spesso qualcosa che mi faccia battere il cuoreun ricordo, un gesto, un libro, una canzone, una foto, un vecchio post, un nuovo post, un’idea, un corso…

Trovo tanta bellezza attorno a me, per esempio, anche a mangiare un gelato sotto il sole in maglietta nel mio balcone guardando il cielo azzurro che, anche se si annuvola a volte, è sempre sulla nostra testa, lo trovo rigenerante. Certe cose non cambiano in nessuna situazione e sono per me una bella certezza che rassicura… la bellezza è ovunque basta saperla trovare, apprezzare e non lasciarla scappare… come le persone belle di cui poi non possiamo più fare a meno.

… e tu come scandisci il tuo tempo in casa in questo periodo? Hai una routine precisa o decidi giorno per giorno?…

…unisci anche tu il tuo puntino..