.. fosse arrivata 20 anni fa come l’avrei vissuta?Beh, innanzitutto l’avrei iniziata un paio di settimane più tardi e sarei in compagnia di mio fratello a Roma sulla Nomentana a Roma. Avrei continuato a studiare on line le materie universitarie e mi sarebbe mancata la vita quotidiana all’università. Probabilmente mia madre avrebbe chiamato ancora più frequentemente e avrei ripreso a leggere libri con più frequenza rispetto a quanto riuscivo a fare all’epoca. Videochiamate con Skype e fidanzato un paio di traverse più in là... non sarebbe stato malaccio! anzi credo che quello sarebbe stato uno dei periodi migliori della mia vita per poter affrontare la “reclusione obbligata”.Se invece fosse arrivata durante la mia adolescenza sarebbe stata complessa da gestire per non dire un vero disastro su tutta la linea. A casa a Reggio perennemente in astinenza da mare, col telefono fisso e controllato, zero mezzi di comunicazione propria, sarei stata tutto il giorno in cameretta con lo stereo acceso a ballare sola e a litigare con mio fratello con un qualsiasi pretesto… mangiando dalla mattina alla sera senza sosta.Se invece fosse arrivata nel 2008 appena sposina e trasferita a Milano? Beh, probabilmente sarei diventata una provetta cuoca per impegnare il tempo, non avendo all’epoca un lavoro “stabile” probabilmente mi sarei specializzata in manicaretti e torte.E invece la mia quarantena di oggi di cui vi ho parlato nel post precedente Una quarantenne in quarantena.. si evolve giorno per giorno 👍(ultimo aggiornamento al 6.4 .20 sui buoni propositi iniziali qui => 1° aggiornamento sui miei buoni propositi).Ricordo quando poco più di un mese fa ho cambiato il mio personale approccio a questa situazione con un mio nuovo sentimento di accettazione, non in senso passivo / negativo, ma di accettazione positiva : “ok, parto da qui, cosa posso fare?”  La scorsa settimana ho scoperto, seguendo una sessione di “Life Design”, che quest’accettazione ha un nome preciso: accettazione generativa. Questo tipo di accettazione mette in stretta relazione la situazione esterna che non posso cambiare (se non restando a casa) e la mia circostanza individuale del “qui e ora”. E così mi son chiesta: cosa posso fare? e allora ho sempre più cavalcato l’onda del “nutrire la mia piacevolezza”, cercando corsi da seguire, trovando dei momenti per me, per la mia salute fisica ed emotiva.Il quotidiano in settimana è piuttosto faticoso perché abbiamo poco “margine di manovra” e viviamo “ad incastro” gli impegni di tutti e 4. Inevitabilmente E. che è la più piccola ne risentiva di più e così abbiamo ingaggiato i nonni per aiutarla con i compiti da fare, soprattutto per le tabelline e così mentre A. ha le videolezioni quasi tutte le mattine, E. ha la “call con il nonno di turno”, sì perché ormai i 3 si alternano anche loro, ed è la stessa E. che assegna loro le materie da studiare insieme.Mi sono imposta di staccare prima dal lavoro, come vi dicevo il mio part time si è trasformato in un full time per una serie di motivi e così settimana scorsa alla solita mail ho aggiunto qualche frase cercando di sensibilizzare i miei colleghi a ricordare che io faccio part time e di essere più puntuali con l’invio di alcuni file e devo dire che tutti hanno recepito il messaggio e son stati puntuali!  …in ogni caso, non alle 16 ma alle 17 sono riuscita a staccare, speriamo duri!Continuo con i miei corsi on line, corsi che riguardano argomenti che mi interessano non legati al mio lavoro o alla famiglia, ma che “nutrono” me stessa, legati a ciò che mi incuriosisce e che mi interessa conoscere. Questa cosa la consiglio a tutti, ci si sente arricchiti ed è una coccola vera e propria, puntate sulla piacevolezza soprattutto in questo periodo. Io ne approfitto anche per fare corsi che non riuscirei a fare logisticamente con la mia routine tra lavoro e bimbe. Spesso soprattutto negli ultimi due anni ho fatto fatica a ritagliare spazio per i miei interessi, corsi lontani da dove abito o in orari che coincidevano con quelli delle attività delle mie bimbe o tardi la sera e ora invece stando tutti a casa riesco a seguirli e a trarne beneficio.Approfittate di questo periodo per farVi dei piccoli / grandi regali, per fare cose che avevate archiviato nel cassetto in attesa di….Un’altro consiglio che mi sento di darvi è di provare a crearvi una piccola routine quotidiana (anche se immagino ne abbiate già una) che preveda oltre il dovere anche spicchi di piacere. Io per esempio questa settimana ho iniziato una nuova “attività” la mattina, mentre il pc si accende e si avvia, prendo il mio quaderno degli appunti lavorativi e subito dopo aver scritto la data, o solo il giorno, la prima cosa che trascrivo non è più l’elenco delle attività non chiuse il giorno prima ma le persone che voglio sentire, vedere in video o a cui scrivere, in genere scrivo almeno 3 nomi così se qualcuno non risponde ho qualcun altro da sentire. Dopo a seguire traccio una linea e inizio con la parte lavorativa.

E’ capitato di contattarli tutti e 3, solo 1 o a volte di ricevere io telefonate o video chiamate inaspettate, di amici che non sento da una vita e che è stato bello rivedere, sentire vicini e … sapere come va.provateci anche voi… magari tra i vostri 3 nomi potrebbe esserci il mio 😊… e voi che novità mi portate dalla vostra quarantena?……unisci anche tu il tuo puntino…