…Dunque dove eravamo rimasti?…. Ah, giusto! Un mese fa eravamo qui.. 1° aggiornamento sui miei buoni propositi… vediamo a che punto sono arrivata!
E’ passato un altro mese e le cose si sono un pò “evolute”… siamo approdati da una settimana alla “fase 2” che rispetto alla “fase di reclusione forzata” si esplicita nella riapertura di alcuni uffici e alcune attività, inoltre è stata data la possibilità di uscire con la mascherina per andare al parco, ma noi per ora siamo usciti con le bimbe solo per spostare le macchine (per agevolare il lavaggio delle strade il lunedì e il giovedì) e sotto al portone di casa per sgranchirci un pò le gambe un paio di pomeriggi in settimana… forse domenica andremo a fare un giro al parco che dovrebbe essere non troppo affollato la mattina.
La grande rivoluzione nella “fase 2” l’hanno avuta senz’altro le coppie e le famiglie separate dalla pandemia che finalmente si sono potute ricongiungere! Ecco perchè ho sentito questa settimana tutti i miei amici e amiche che con l’occasione si sono “ricongiunte” condividendo con loro la felicità di ritrovare l’abbraccio dell’Amore del compagno, della propria Famiglia di origine, o anche della propria Famiglia… racconti emozionanti che mi hanno coinvolta perché so bene quanto, soprattutto in questo periodo, avrei anch’io voluto abbracciare chi ho avuto lontano soprattutto in questi mesi così “intensi”.
I miei buoni propositi si sono rinnovati in questo periodo continuando a coltivare le mie passioni declinandole in diversi modi:
- Ho concluso il percorso Qual è la prospettiva della tua finestra? e come dicevo mi è piaciuto davvero molto, mi ha sostenuto nei momenti difficili e mi ha aiutata a mettere a fuoco alcune “prospettive” per programmare meglio il mio “approccio al futuro” inteso anche come programma per “prossimi mesi”…
- Il libro “Emozioni in fiabe” lo abbiamo concluso e visto che ci è piaciuto ne abbiamo preso un altro, dal titolo: “Con la testa fra le favole” e anche questo promette molto bene, sia per loro che per me, anche e soprattutto grazie alle domande alla fine di ogni Capitolo che le fanno soffermare sul significato e sull’emozione di cui si è parlato nel racconto.
- Non ho iniziato il Romanzo di Jojo Moyes bensì ho letto e finito il libro di Nadia Toffa “Fiorire d’Inverno”, un libro davvero molto intenso, che non suscita pietismo e per nulla scontato. Alla fine del libro non ho pensato “poverina” anzi il messaggio che ho colto è proprio contrario: “non è importante quanto vivi, ma come vivi”e lei la sua vita, seppur breve, l’ha vissuta appieno.
- Ho iniziato da un paio di giorni il libro di Bonolis “Perché parlavo da solo”, mentre lo leggi senti proprio il ritmo del suo interloquire… vi farò sapere…
- Ho seguito due webinar (seminario interattivo tenuto su Internet) a cura di Eventi di People 3.0 :
- il primo “Life Design: il design thinking per la costruzione dei propri obiettivi”. Non avevo idea esattamente di cosa si trattasse e ho fatto qualche ricerca sul web, in poche parole, che sono di certo riduttive, il Design Thinking è un processo che mette al centro la persona e cerca soluzioni a situazioni che si stanno vivendo (di qualsiasi natura) a partire dalle proprie esigenze (chi meglio di noi può scegliere chi o cosa ci fa stare bene?). Spesso quest’esercizio (a volte anche involontariamente) lo facciamo al lavoro quando dobbiamo analizzare una situazione che ci si presenta con l’intento di risolvere il problema o anche per una situazione in essere che va migliorata, ecco, “perché non applicarla alla nostra Vita personale?”. Al webinar segue un corso nei prossimi giorni al quale non potrò partecipare perché in orario lavorativo, se vi può interessare vi lascio qui il link (parte del ricavato andrà alla protezione civile) Corso sul Design Thinking 13/05 ore 10.30 .
- L’altro webinar a cui ho partecipato coinvolgendo la mia Amica T. è stato : Aperitivo &“Ascoltare”il tempo per una felice work -life balance questo seminario aveva un focus su come la nostra percezione del tempo sia un concetto diverso dal tempo in sé. Spesso abbiamo la percezione di “non avere tempo”, di “non averne abbastanza per…” ma in realtà non è così. Attraverso un esercizio con il metronomo abbiamo preso consapevolezza del nostro attuale ritmo, che sarà diverso da quello “di ieri” e a quello “di domani”. L’ho trovato molto interessante, soprattutto in questo periodo in cui, costretta in casa devo far conciliare la vita lavorativa con quella familiare e la gestione della casa, devo imparare a rallentare e prendermi i miei tempi e il metronomo me lo ha dimostrato.
- Il corso su Udemy che avevo messo nella mia “wishlist” è rimasto lì per ora, ma ne ho seguito un altro organizzato dalla @Spora Corsetty per tutte! su come creare e lanciare un corso on line. Questo corso gratuito in tempo di quarantena, ma che costa più di 500 euro, l’ho seguito non perché ho intenzione di creare un corso on line, ma spinta dalla curiosità di capire il “dietro le quinte” di questo tipo di progetti web, con i pro e i contro. L’ha strutturato davvero molto bene e lo ha integrato strada facendo anche con video di dirette Instagram salvate come fossero paragrafi in alcuni capitoli con persone competenti in base all’argomento trattato.
- Poi ho iniziato a fare Pilates con la mia osteopata alle 18.30 (quando “tutte le coincidenze astrali e familiari” me lo concedono) su zoom, mi rilassa e mi diverte 🙂 mens sana in corpore sano!
- Ma martedì scorso ho iniziato un corso di scrittura live su Zoom che avrei desiderato seguire dal vivo da almeno un paio d’anni ma gli incontri erano sempre la sera dopo le 21 e con le bimbe non sono mai riuscita ad organizzarmi per quegli orari. Luca si è ricordato di me e quando ha lanciato questo mini corso mi ha contattata ed io non ho esitato e mi son fatta questo regalo per la festa della Mamma! A differenza degli altri corsi fatti fino ad ora questo è il primo “live” cioè con persone che non conosco collegate come me dalle loro case, con le quali interagire, così come con Luca che ci trasmette conoscenze, ci coinvolge e ci tiene per mano nel percorso intrapreso. Per la prima volta dopo tantissimo tempo mi sento coinvolta in un, seppur breve, progetto. Un’emozione bellissima e che mi rende felice e di cui vi parlerò sicuramente in un post dedicato… per ora posso solo dirvi che… sono Felice di far parte del gruppo delle “Storie fatte in casa”.
E poi oltre questo piacere c’è il dovere: il lavoro, le bimbe con i compiti, le videolezioni, le attenzioni, le videochiamate con le amiche, le chat di classe sempre attive, la gestione della casa.. il mal di schiena, il mal di testa…
E poi ci sono le giornate NO in cui vorresti solo stare al buio in silenzio sotto le coperte, i pianti chiusa in bagno, la tristezza con il nodo in gola, il nervosismo che prende il sopravvento quando tutti , ma proprio tutti ti chiedono attenzione nello stesso momento e se sei “manchevole” con qualcuno hai sempre la sensazione di deludere qualcuno. Le mie videochiamate con gli occhi lucidi e la mia richiesta a bassa voce “raccontami di te”, con la consapevolezza che l’ascoltare la vita degli altri mi fa distrarre dalla mia in quel momento.
…e Voi a che punto siete del vostro cammino in questa quarantena? Spero con tutto il cuore che vi siate ricongiunti… se non con i vostri cari… almeno con voi stessi!…
…unisci anche tu il tuo puntino…