Venerdì è stato l’ultimo giorno di lavoro di una mia cara Amica/collega…l’unica che qualche anno fa si prese la briga di farmi capire qualcosa in più del lavoro che mi avevano messa a svolgere.

L’Azienda che ha salutato è stato il suo primo posto di lavoro dopo la laurea… e così il pensiero va al mio primo lavoro da laureata che fu lo stesso lavoro che facevo ogni tanto “da non laureata”.

Maggio 2002 iniziò la mia vita lavorativa o meglio la mia nuova vita “da stipendiata”, perchè io di lavoretti a Roma ne ho sempre fatti… ma la “busta paga” era una sconosciuta!

Entrai a Cinecittà come receptionist in uno dei reparti interni degli Studios. Ricordo che durante il colloquio quasi si scusarono per avermi convocata leggendo solo in quel momento che mi ero da poco laureata, sono stata io a dire loro che la mia voglia di lavorare e la volontà di rendermi autonoma economicamente mi spingeva, qualora fossi stata scelta, ad accettare quella prima opportunità che mi si presentava.

Alla reception tutto sommato ci sono rimasta ben poco tempo, ho cambiato spesso ruolo prima all’interno del mio Settore e poi all’interno dell’Azienda. 

Ho imparato molto in quei magnifici 6 anni che mi hanno vista iniziare dalla reception e arrivare al controllo di gestione di tutta l’Azienda. 

Ero fiera e lo sono ancora del percorso professionale ma anche della mia crescita umana di quegli anni.

Ogni volta che cambiavo ufficio mi dovevo rimettere in gioco, nuovo lavoro, nuovi colleghi, nuovi obiettivi…e così piano piano la mia valigia di sogni, con la quale ero entrata, si riempiva di realtà, di rapporti umani, amicizie e una sempre più  importante competenza lavorativa.

Nel 2008 con il mio compagno abbiamo deciso di sposarci, lui romano già da un anno e mezzo a Milano per lavoro e io pronta a raggiungerlo per coronare il sogno della mia/nostra vita: far nascere la Nostra famiglia.

La scelta personale/umana prevalse su quella professionale perché credo che nella vita bisogna scegliere di avere delle priorità e per queste mettersi in gioco. E così ho iniziato, dopo pochi giorni dal mio arrivo a Milano, a fare il tour delle agenzie per il lavoro con la libertà privilegiata di scegliere qualsiasi tipo di lavoro che mi interessasse con ogni tipo di contratto possibile (libertà e privilegio di cui oggi non godo più…) pensavo positivamente che la cosa importante in quel momento era innanzitutto tornare a casa da Lui la sera e con lui progettare il nostro futuro nel quotidiano.

La possibilità di un nuovo lavoro era per me importante per accrescere le mie esperienze professionali, per conoscere persone nuove e permettermi di entrare in contatto con nuove Aziende diverse da quella dove ero cresciuta.


Io penso che un nuovo lavoro è una prova di coraggio e una sfida con te stesso che se vinci aiuta la tua autostima a rafforzarsi.

Sono sempre più convinta che se vedi il bicchiere mezzo pieno la vita più facilmente ti farà sorridere, certo non è sempre facile ma io non voglio dimenticare mai lo spirito che mi ha spinto alla scelta fatta e l’entusiasmo che avevo verso una nuova Avventura di Vita.

… e tu che ricordo hai del tuo primo lavoro? e tra tutti quelli svolti qual è il tuo preferito e perché?

…unisci anche tu il tuo puntino…