Oggi sono a casa e, grazie a non so quale congiunzione astrale (entrambe le bimbe si sono addormentate), mi sono ritagliata una mezz’oretta libera…due messaggi per avere conferma che anche Lei ha liberi 5/10 minuti e così subito online su Skype collegata con la mia Amica francese M., madre di tre bimbi bellissimi…la terza nata lo scorso 7 Dicembre.

Ho conosciuto M. durante la nostra trasferta a Le Havre in Normandia.
Di quel periodo ho tantissimi ricordi ancora molto vivi dentro di me e che ancora oggi fanno parte della mia Vita, primo tra tutti la mia secondogenita nata proprio lì.

Ci siamo trasferiti i primi di Ottobre del 2011, infatti A. il suo primo e secondo compleanno li ha festeggiati “in terra straniera”, ricordo che in quel primo periodo stava imparando a camminare e che il primo mese passato in albergo non è stato poi così facile con Lei così piccola.

Mio marito al lavoro e io con A. a cercar casa passando da un’agenzia all’altra,giorno dopo giorno armate di cartina e pazienza. Poi una volta trovata casa l’abbiamo dovuta arredare, stipulare i contratti di luce, gas, telefono ma solo dopo aver aperto un conto corrente in una banca francese, condizione fondamentale per poter vivere in Francia.

Solo dopo aver fatto tutto ciò, abbiamo iniziato a trovare una nostra routine familiare.

Un paio di volte per caso incontrai questa bella ragazza che abitava proprio sul mio stesso pianerottolo, nell’appartamento di fronte al mio. Capelli biondi, carnaggiome molto chiara, occhi color nocciola, nel passeggino un bimbo dell’età della mia A. e un bel pancione ben cresciuto… un giorno le ho proposto un caffè a casa, quel giorno non poteva ma sorridendo mi disse che mi avrebbe bussato alla porta nei giorni successivi. Passò un mese e quando la rividi tra le sue braccia teneva il motivo della sua assenza… e così abbiamo iniziato a conoscerci e a condividere tante piccole grandi cose.

Lei era la mia spalla nei momenti belli e in quelli di maggior stanchezza, sentivo nascere un affetto che sapevo non sarebbe durato il tempo di una trasferta.

Il pianerottolo dei nostri appartamenti aveva le scale condominiali chiuse da una porta per cui aprivamo le porte delle nostre case e i bimbi giocavano con le loro macchinine avanti e indietro come fosse un’unica casa.

Bellissima la serata “tra ragazze” in cui lei ed io abbiamo seguito l’elezione di Miss France commentando tutto e tutti! Le nostre giornate a confrontare le nostre culture, i suoi consigli sui programmi francesi dove “parlano in maniera più chiara e lenta” per aiutarmi con la mia pronuncia e poi ricordo noi lì a guardare i nostri bimbi crescere insieme e a vedere come il volersi bene supera l’ostacolo della lingua… e ancora la passeggiata al primo raggio di sole, le confidenze da mamme e da donne…che bei momenti!

Ricordo come se fosse ieri che la notte in cui è nata E. lei si offrì, insistendo, di venire a stare con me perché mio marito era a casa con la bimba più grande. Mi si aprì il cuore dall’emozione, non era affatto scontato, mi colpì moltissimo e capii che la mia Amicizia era davvero ricambiata… è stato un gesto bellissimo che non potrò mai dimenticare e che a ricordare anche ora che lo scrivo mi emoziona molto.

E alla fine della nostra odierna chiamata su Skype posso dire che Lei con il suo sorriso, seppur lontana fisicamente, riesce a farmi stare bene e con lei sembra sempre tutto più leggero.

La Francia mi ha arricchita molto umanamente e ho imparato che la condivisione alleggerisce le difficoltà e amplifica i sorrisi.
Proprio per questo motivo quando qualche mese fa la Francia ha subito attacchi terroristici mi sono sentita, seppur lontana fisicamente, coinvolta come se avessi dei familiari lì a soffrire senza poter far nulla.

Mi riprometto da un paio d’anni di andare a trovarli ora che si sono trasferiti al sud della Francia… ma lo farò perché mi farà bene al cuore!

…e voi avete mai trascorso un lungo periodo lontani dall’Italia?
Come vi siete trovati?
Che tipo di esperienza è stata?
…unisci anche tu il tuo puntino…