Questa settimana tra tv e giornali ha rimbalzato (come si dice in gergo) questa notizia proveniente dall’Inghilterra: “Non si smette mai di essere mamma”: a 98 anni va in casa di cura per assistere il figlio 80enne”
“Un rapporto davvero speciale: a Liverpool Ada Keating ha deciso di seguire Tom nell’istituto per anziani. I due trascorrono il tempo giocando e guardando la tv (leggi art. su La Repubblica).
Confermo: non si smette di essere Mamma, nel bene e nel male… credo che sia così per tutti gli esseri viventi non solo per gli umani.
Diventare Madre è un’esperienza sconvolgente per qualsiasi donna a qualsiasi età, se sei giovane sarai portata a rinunciare alla spensieratezza delle tue coetanee e invece se sei una mamma un po’ più “matura” la tua consolidata routine verrà inevitabilmente sconvolta.
La tua Vita da neo Mamma, soprattutto nei primi mesi, sarà letteralmente nelle mani di tuo figlio che per comunicare conosce solo ed esclusivamente il pianto. Il pianto del neonato è un gesto tanto spontaneo per il neonato quanto irrazionale per un adulto… sempre al “massimo dei decibel” possibili, senza differenza tra il giorno e la notte (anche se di notte si aggiunge l’ansia di svegliare tutto il condominio!)… passati i primi mesi, la gestione della “comunicazione” va a migliorare, integrando una certa gestualità del bimbo che inizia ad includere anche qualche sorriso per poi arrivare alle prime paroline e via via così, fino ad arrivare alle domande più spiazzanti che lasciano te senza parole e con un forte desiderio di riascoltare quel pianto da neonato che tutto sommato il tempo ti ha aiutato a ricordare ‘meno disperato’ di come lo vivevi in quei giorni e in quelle notti…
E poi con gli anni il rapporto cambia, ma se ci pensate bene, cambia soprattutto il rapporto che il figlio ha con la propria madre: quando è piccolo ne è dipendente, crescendo se ne distacca fino ad arrivare quasi alla rottura durante l’adolescenza, per poi riscoprirne il valore da adulti fino ad arrivare alla riconoscenza quando poi si diventa genitore.
Io vivo il mio essere Mamma giorno per giorno, con la speranza di poter essere al loro fianco il più al lungo possibile, sbaglio e son brava, quando sbaglio chiedo scusa e provo a non ricadere nell’errore… mi capita a voltedi avere la netta sensazione che le mie figlie sono un Dono troppo grande e prezioso e non mi sento all’altezza… per non parlare dei sensi di colpa che avevo fino a qualche mese fa, quando lavoravo full time e non ero neanche soddisfatta del mio lavoro, continuavo a chiedermi: “perché far tardi la sera per un lavoro che non mi gratifica e di conseguenza togliere alle mie figlie del tempo prezioso e positivo da trascorrere insieme?”. Di certo l’Amore che provo per Loro mi rende una persona migliore, per come me ne prendo cura e per come mi sentp coinvolta nella loro crescita a volte lenta a volte invece sembra troppo veloce, mi rendono migliore e io davanti a questo regalo posso solo cercare il dare il mio meglio.
Un paio di anni fa un video che riguardava dei colloqui di lavoro con delle pretese che sembravano a dir poco assurde, divenne “virale”… ma a pensarci bene il lavoro proposto durante la selezione è proprio quello della… – vi riporto il link, guardatelo e fatemi sapere – … ( => un colloquio davvero speciale ).
Non posso non citare le donne che per diventare Madri si sottopongono a cure farmacologiche che a volte non danno l’esito sperato, così come le donne che volontariamente decidono di non mettere al mondo il proprio figlio. Entrambe le scelte sono scelte faticose fisicamente e psicologicamente, molto spesso si è sole, perché anche se sono scelte condivise con il proprio compagno, dentro quella sala ci siamo solo noi donne e la nostra speranza o il nostto dolore.
Viviamo in un paese libero in cui possiamo scegliere cosa fare anche se il facile giudizio è sempre dietro l’angolo e purtroppo spesso i giudici più duri son proprio altre donne e questo è davvero un dato molto triste e preoccupante.
Onestamente non credo nel “dover essere Madre a tutti i costi”, di contro credo fortemente che una donna che ama se stessa e si rispetta potrà essere una guida e una presenza importante per il proprio cucciolo…perché, diciamocelo, anche per Ada che ha 98 anni, il suo Tom (che ne ha 80) sarà sempre il suo cucciolo!
… e tu che Mamma hai? E che tipo di Mamma sei?… il vostro rapporto è cambiato negli anni?
… unisci anche tu il tuo puntino…
Sono una mamma imperfetta, presente ma non invadente, almeno spero. Ciao.
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Ottimo amo le mamme imperfette proprio come me! 👍 grazie!
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