Eccoci tutti e quattro a cena attorno al tavolo in cucina: “mi passi l’acqua?”, “per me poca pasta che l’ho mangiata anche a pranzo”, “hai lavato le mani?”…

E come sempre facciamo, dopo aver iniziato a mangiare e dopo i primi commenti sulla bontà di ciò che stiamo mangiando, scatta la domanda: “com’è andata oggi a scuola?”.

In genere inizia la piccola (5 anni) racconta di giochi, lavoretti colorati e aneddoti di lei e le sue amichette. Poi è il momento di A. (7 anni) che, se qualcosa a scuola l’ha colpita in modo particolare, entusiasta si perde fino ai minimi dettagli, proprio come è successo questa sera.
A. esordisce raccontando che non hanno potuto far ginnastica perché la maestra era assente per malattia e poi continua “… però oggi abbiamo fatto lezione di Religione…” mi fermo un attimo perché va fatta una piccola premessa.

Quest’anno la maestra di religione è cambiata ed è arrivata Lei: capelli rossi corti, vestita colorata, ma coordinata, niente tacchi, sorridente, con gli occhi vispi e con una timidezza che la fa parlare poco e velocemente con noi genitori in occasione della prima assemblea a Settembre. Durante quel primo incontro ci spiegò che lei durante l’anno avrebbe voluto provare ad insegnare ai nostri figli “la bellezza dello stupore”, “la bellezza della natura”, “l’importanza del rispetto reciproco e dell’ aiutarsi”. E devo dire che rimasi subito colpita e piacevolmente spiazzata da un programma così umanamente profondo e con un’ambizione così “alta”.

A. già dalle prime lezioni di religione tornava a casa con la voglia di raccontarmi cosa aveva imparato e/o scoperto durante l’ora passata con la maestra F., una volta avevano costruito insieme una mongolfiera con un paloncino, un bicchiere di plastica e quattro cannuccie attaccate con lo scotch, l’abbiamo rifatta a casa…ne abbiamo fatte due ovviamente visto l’entusiasmo nel “creare” qualcosa insieme ed E. l’ha anche portata alla sua classe per farla vedere a tutti!

E così stasera quando A. ha iniziato a raccontare della lezione odierna sapevo che ci avrebbe stupito! … “oggi abbiamo fatto lezione di Religione e la maestra ci ha parlato di alcune persone davvero speciali...” non nascondo che da questa premessa e con il prossimo avvento del Natale ho pensato che le persone “speciali” fossero Gesù, Maria, Giuseppe… e invece lei continua e dice:“… uno si chiama Gino… (ci pensa)…Ginoaspetta non mi ricordo il cognome, …si chiama… Gino… ah sì! Gino Strada!“… ho la pelle d’oca. Giuro. Mi si è fermato il respiro e l’ho abbracciata. Sono felice, sono una mamma e una donna felice perché parlare (ancor di più nell’ora si Religione) di personaggi che mettono nel loro quotidiano il reale aiutare gli altri per me è stato davvero un’emozione forte. 

“Li ho scritti sul mio quaderno dove disegno Mamma, vado a prenderlo!”

E allora ha iniziato a raccontare anche di altre persone importanti che hanno salvato tante vite, tra cui un altro Gino: Gino Bartali che di nascosto riuscì a salvare la vita a degli ebrei grazie alla sua bici (G.Bartali), e poi Henry “Richte”H.Ritchie), poi Irene “Sedler” un’infermiera che salvò la vita a molti bimbi ebrei (I.Sendler).

E poi Iqbal “che era un bambino che aveva un padrone che lo costringeva a lavorare e come lui anche ad altri bambini un giorno Iqbal si nascose lo trovarono e lo portarono a scuola da quel giorno Iqbal decise di liberare tutti gli altri bambini dalla schiavitù del lavoro e di convincerli ad andare a scuola per imparare come lui a leggere ea scrivere” (Iqbal) A. racconta queste storie con la sua gestualità e con le sue parole semplici di bambina e io la continuo ad ascoltare rapita ed emozionata.

Poi è la volta di “Horrison” che “è un Signore che ha un sangue perfetto, così perfetto che cura le malattie dei bambini con il suo sangue, così se lo fa tirare e lo dà ai bambini per guarire, e ne ha fatti guarire milioni Mamma!!” (Harrison dal sangue speciale).

E infine Mama Hawa che “viveva in un posto nel mondo dove non c’erano dottori e quindi le malattie facevano morire, lei ha studiato e curava le persone dentro le case e faceva nascere anche bambini e a volte insegnava anche a leggere e scrivere. Sai Mamma era davvero coraggiosa e brava perché è andata contro le regole per aiutare gli altri” (Mama Hawa).

Ed ecco a voi la mia meravigliosa cena di questa sera, accompagnata da questi racconti incredibili e soprattutto dal loro messaggio importante e aggiungerei fondamentale per la crescita dei valori nel cuore di mia figlia.

Stasera Lei ha insegnato a me, non solo storie di personaggi che non conoscevo, ma anche che noi genitori possiamo e dobbiamo aver fiducia nelle grandi possibilità di crescita positiva dei nostri figli nelle scuole pubbliche grazie alla presenza di maestre come questa… che ovviamente spero rimanga con noi anche per i prossimi anni di scuola elementare…

…e tu hai un ricordo speciale verso la tua scuola o una tua maestra ? Ricordi qualcosa che hai imparato a scuola e che porti come valore dentro di te ancora oggi?

…unisci anche tu il tuo puntino…