Avete notato che in tutti i social (o almeno in quelli più conosciuti) il nostro faccino è sempre dentro una cornice rotonda? Fb, Instagram, Skype, Gmail, Youtube, Twitter… è come se stiamo lì a guardare il mondo da un oblò!
E così oggi, mentre cambiano le finestre a casa mia, vorrei “affacciarmi” dai miei oblò e dare un’occhiata in giro…
Iniziamo dai post di persone che si arrovellano su una possibile soluzione ad un problema di cuore: scrivono spesso post bipolari tipo “il passato è passato chiusa una porta si apre un portone” e mezz’ora dopo : “ti penso (con faccina triste o che piange)”, leggo e vado avanti ma quando poi mi capiterà di incontrarli di persona già so che non saprò cosa dire!!
Continuiamo… ecco a voi le persone con giornate super impegnate che corrono su e giù per la città e che post dopo post ti aggiornano se mangiano un panino al volo, se hanno perso l’autobus, quanti minuti devono passare prima dell’arrivo della prossima metro, per poi concludere la serata con una foto con gambe distese e piedi incrociati sul divano con tv sullo sfondo con scritto “e domani si ricomincia!”…. miii ma stacca la spina e spegni tutto!!!
Poi ci sono altri post di persone che percorrono km per lavoro, e si svegliano alle 5 del mattino per prendere un volo o alle 6 per andare in macchina non so dove e nel post cita “l’appuntamento con il collega alle 7 colazione e si va”… questi secondo me girano sempre come trottole e sembrano sempre di corsa ma persone appagate…ma sarà davvero così?
Infine ci sono quelli che mi piace definire i “guru”. Sono quelli che non postano quasi mai le loro foto ma sempre le immagini con le frasi scritte in corsivo su come è giusto comportarsi con gli altri, sulle qualità morali che si è convinti di avere e quindi di mostrare, o anche frasi del “Buongiorno /”Buona notte”, oppure le citazioni di personaggi famosi… i loro post sembrano dei mantra.
Infine ci sono quelli che postano solo video condivisi da siti di informazione che in pochissimi guarderanno perché sui social è tutto veloce e davanti ad un video di 4 minuti si pensa “è troppo lungo lo guardo dopo”…
Fate caso alla vostra bacheca del Social che seguite di più..non è forse così? Io ammetto di riconoscermi in tutti questi “tipi social”… ma a giorni alterni e mai con costanza.
Insomma: “guardo il mondo da un oblò” e a volte “mi annoio un po’ ” soprattutto dai cliché che ormai abbiamo fatto nostri anche inconsapevolmente, quello che voglio dire è che io ho vissuto nei tempi “no social” e nessuno parlava citando Shakespeare o Victor Hugo e nessuno mi chiamava per dirmi che stava partendo per New York o per Canicattì… confesso però che in certi giorni la mia vena voyeristica trova “pane per i suoi denti” e allora commento, condivido e metto “like” come se non ci fosse un domani!
Mi piace la condivisione, mi piace il confrontarsi e mi piace usare i Social Network ma…vorrei più spontaneità, più partecipazione, mi piacerebbe essere stupita da chi oggi scrive “chiusa una porta aperto un portone” con una foto l’indomani o due giorni dopo del nuovo tesserino della palestra, o una foto di una gita fuori porta al lago, o una foto con un’amica a prendere una cioccolata calda! Oppure chi condivide un’immagine con una frase di Gandhi dovrebbe commentarla e dire perché la sta condividendo e farci capire il SUO messaggio quale vuole essere.
Vorrei che l’oblò dal quale guardiamo sia aperto e senza vetro… così da essere non più solo l’immagine del nostro profilo social ma noi stessi in prima persona.
…e tu quando guardi il mondo dal tuo oblò, cosa vedi?…ti piace quel che vedi?
…unisci anche tu il tuo puntino…
Io li chiamo Asocial Network (anche se per altri motivi). Sono presente soltanto su Twitter da un bel po’ di tempo ormai (se non sbaglio dal 2009), non ci posto granché e seguo poche persone quindi non faccio testo, ma anche lì ogni tanto ne escono fuori certi soggettoni da rimanere basiti.
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