Oggi si festeggia San Nicola.
Un Santo davvero Speciale, Cristiano ma anche Ortodosso, a cui credono perfino i protestanti a loro modo...insomma una personalità che mette tutti d’accordo nel ricordarne le gesta… Ognuno in base alle proprie credenze ne scrisse e ancora oggi di quest’uomo si ricorda la sua vita di gesti che intrecciano mito e storicità.
Da sempre sono stata affascinata da questa figura davvero “trasversale” che lancia un messaggio universale: donare arricchisce non solo chi riceve ma anche chi dona.
San Nicola è riconosciuto e festeggiato sia al Sud Italia, a Bari esiste la Basilica a lui dedicata in quanto Santo patrono con le sue reliquie, ma viene festeggiato anche al Nord ed in particolare a Lecco e a Trieste dove porta doni ogni anno nella notte tra il 5 e il 6 Dicembre.
Patrono di Amsterdam St. Nicholaus, oltre che in Olanda, viene ricordato e festeggiato anche in Germania, in Austria e in Svizzera.
Uno dei ricordi più dolci e sereni della mia infanzia è legato ad una mia cara zia acquisita di origine svizzera che quando ero piccola ci teneva così tanto a festeggiare il 6 dicembre che ogni anno mi raccontava la storia di San Nicola e io ricordo che ne ero conquistata e per anni abbiamo festeggiato insieme con i doni che Saint Nicholaus portava ai bimbi buoni.

Lo so ce lo chiediamo tutti.. ma San Nicola / San Nicholaus / Santa Kalus.. è davvero Babbo Natale? Sono la stessa persona? L’idea che mi son fatta è che entrambi hanno un unico intento.. quello di portare Doni ai bambini.
I doni di San Nicola che hanno salvato la vita ai bambini (ricordiamo le 3 mele dorate che hanno salvato tre fanciulli dalla fame oppure le 3 palle d’oro che hanno salvato le 3 bimbe dalla prostituzuine) e i doni di Babbo Natale non intesi come giocattoli ma come Doni, che vengono dati ai bimbi che sono stati buoni durante l’anno che si sta per concludere… ecco entrambi questi gesti possono simbolicamente essere un momento di rinascita, di ricompensa…in senso positivo a mio avviso.
Nicola di Bari era lo pseudonimo di un cantante di cui io conoscevo solo una canzone: “La prima cosa bella” (1970). Mi piaceva e mi piace tantissimo nella sua semplicità testuale e musicale anche nella versione più attuale di Malika Ayane.
Mia madre racconta sempre che mio zio la cantava stringendo mio cugino primogenito tra le sue braccia.. quest’immagine sin da piccola mi colpì molto e non nascondo di aver, per anni, sperato che venisse cantata a me da almeno uno dei miei genitori… ma niente. Poi son diventata Mamma io e l’ho canticchiata ad entrambe le mie figlie, soprattutto nei momenti di pianto notturno neonatale per cercare di calmarle o forse la cantavo per cercare di calmare me!
Ancora oggi, quando mi capita di sentirla per caso, come l’altra sera a Xfactor, cantata da una ragazza di vent’anni, qualsiasi cosa sto facendo io mi fermo, sorrido, ascolto le parole e le canto … e quando finisce penso a chi mi vuole bene.. e da qualche sera.. per la prima volta ho deciso che è arrivato il momento di dedicarla anche a me stessa.
Se vi va di risentirla, eccola qui la canzone di Nicola di Bari, interpretata da Malika Ayane: La prima cosa bella
Buon Onomastico a me che mi chiamo Nicole.
…e tu la conoscevo la storia di San Nicola? E la canzone di Nicola di Bari? Ti piace? E cosa sai del Santo del tuo onomastico?…
…unisci anche tu il tuo puntino…
Innanzitutto auguri di buon onomastico 🙂
Il mio è Sant’Adriano da Cesarea, un cristiano nato ad Adria nei pressi di Rovigo e morto martirizzato in Palestina ai tempi di Diocleziano. Andò in quei luoghi a professare la sua fede agli abitanti e venne scoperto dalle guardie romane. Imprigionato e condannato per ordine del governatore Firmiliano ad essere gettato in pasto ai leoni, resistette all’attacco delle bestie ma finì ugualmente decapitato da un soldato romano.
Viene raffigurato anche nell’iconografia bizantina come un uomo di giovane età, cosa che fa supporre una vita breve, vestito con ricche vesti e con la ferula (nota come pastorale del vescovo) in mano, ornamento religioso adottato da cattolici e ortodossi. Nelle rappresentazioni religiose di epoche successive, si ricorda il santo con dei leoni accovacciati ai suoi piedi.
È protettore dei corrieri, il suo emblema è la palma e non è patrono di alcuna città.
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Grazie Adriano, davvero una storia molto interessante.. che giorno è il tuo onomastico?
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Il 5 marzo
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Grazie per aver unito il tuo puntino 🤗
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Grazie a te 🤗
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