Mi rifaccio alla promessa fatta nel post del 1° Agosto (Mentre cerco di raggiungere il prossimo puntino…) in cui vi anticipavo che vi avrei raccontato del programma in 4 puntate condotto dal Dott. Massimo Recalcati su Rai 3 e disponibile per rivederlo su RaiPlay (basta registrarsi utente / password senza alcun costo) cliccando su questo link => Lessico Famigliare _ M. Recalcati _ Rai3

Le quattro puntate sono dedicate ai ruoli “principali” della Famiglia: la Madre, il Padre, il Figlio e la Scuola. Il Dott. Recalcati nel suo monologo interrotto solo da brevi video e da un’intervista anch’essa breve, spiega in maniera chiara i ruoli attuali e passati di cui sopra. A fine puntata viene data la possibilità di fare delle domande a cui risponde sempre in maniera pacata e chiara.

Inutile dirVi che la prima puntata sulla Madre è stata la mia preferita. Innanzitutto perché io sono una “Mamma in fase di apprendimento” (e qualcosa mi dice che sarà sempre così anche quando saranno grandi…) ma anche perché il confronto è la chiave per ricoprire questo ruolo nella maniera migliore secondo me. Mi spiego meglio, quando una donna diventa madre affronta una vera e propria rivoluzione perché, soprattutto i primi tempi, si passa da una situazione: vivo la MIA vita e DECIDO io ad una situazione in cui : la mia VITA è in mano ad un neonato che non parla ma piange, decide i miei tempi di veglia e sonno e che pretende di avere sempre “la meglio”… 😉 ecco perché se riesci ad amare tuo figlio dal primo momento lo potrai fare per sempre!

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“Ci sono, se e quando vuoi, conta su di me”

Recalcati parla della madre con due forti immagini simboliche che la rappresentano: la stretta di una mano che ti sorregge e non ti fa cadere o se cadi ti aiuta a rialzarti e lo sguardo: la Madre come prima immagine che vediamo appena nati e lo sguardo della madre per guardare il mondo esterno. Se lo sguardo di una madre è sereno, amorevole e conciliante saremo portati ad essere aperti verso il mondo esterno, mentre invece se lo sguardo della madre è pessimista, stressato o depresso vedremo il mondo in maniera chiusa e diffidente.

Le mani della Madre che ti sorreggono, che ti accarezzano, che ti accudiscono, le mani rappresentano appieno la Presenza: “Eccomi!” c’è bisogno quindi della capacità di rispondere al “grido d’aiuto” e di Esserci. Questo mi è sempre mancato e questo è quello che più desidero che le mie bimbe “sentano” pensando a me.

“Ci sono, se e quando vuoi, conta su di me”

Recalcati sottolinea come la figura materna non corrisponde necessariamente al sesso femminile in senso stretto, chi partorisce è madre da un punto di vista genetico, scientifico… chi invece è presente con il suo “Eccomi” rappresenta nella vita di tutti noi quel porto sicuro dove trovare riparo.

E’ necessario che ogni madre si prenda cura del proprio figlio avendo consapevolezza che lui o lei non è di sua proprietà. L’ Amore per il figlio per sua stessa natura non deve coincidere con il sentimento del possesso e simbolicamente la Madre traduce questo “non possesso” già nell’atto del parto, quando il bimbo esce, si stacca, dal ventre materno per iniziare a vivere senza dipendenza dalla madre. Poi la madre insegnerà a camminare quindi ad andare “lontano”, a conoscere, a sperimentare…

Un tempo predominava una visione patriarcale della maternità, in cui il ruolo di Madre annientava il ruolo di Donna per cui la maternità all’epoca era l’unica strada da percorrere per la propria realizzazione sociale con la conseguenza di vivere la maternità associata al sentimento di proprietà verso i propri figli. Oggi invece la donna, spinta dalla ricerca quotidiana di una rivincita sociale, fa più fatica a voler diventare madre perché ha consapevolezza del doversi mettere in gioco non solo da un punto di vista fisico ma anche psicologico, ecco perché molte donne pensano alla maternità come ostacolo, handicap o più in generale ad uno svantaggio sociale.

Il diventare Madre per una Donna crea due strade alternative: in una il ruolo di Donna e Madre convivono e quando questo succede il figlio è libero di camminare con le proprie gambe e vivere la propria vita; quando invece il ruolo della Donna è sostituito da quello della Madre, la Madre vive inevitabilmente il possesso nei confronti del proprio figlio.

Recalcati continua a lasciarmi tante finestrelle aperte da cui affacciarmi e guardarmi e guardare attorno a me Donne e Madri… e credo abbia centrato appieno il Ruolo anche nel suo sviluppo nel tempo.

I figli hanno bisogno certamente della presenza della Madre attraverso le mani, lo sguardo, la presenza in senso stretto ma hanno altrettanto bisogno di viverne l’assenza perché se non c’è assenza, se non c’è il desiderio che nasce dall’assenza della Donna non ci potrà essere la Libertà dalla Madre.

La Donna salva il bimbo dalla proprietà della Madre.

Il “mondo” non deve finire nella vita del figlio, le Madri devono avere interessi al di fuori della vita familiare, interessi che alimentati fuori dalle quattro mura possono arricchire la vita all’interno delle quattro mura. I figli hanno bisogno dell’abbandono sia per desiderare la propria Madre, sia per trovare la loro strada che non dev’essere la strada della Madre.

In questa prima puntata, in cui si è parlato del ruolo della Madre, che è diverso dal ruolo della genitrice, così come è importante essere lungimiranti e capire che la cultura deve prevalere sulla natura. Alla luce di ciò molti padri possono ricoprire il ruolo di chi è Presente e risponde “Eccomi!”, così come tanti genitori che adottano bimbi di altre Nazioni. La Madre si prende cura e il figlio che sente di essere amato e sente la presenza della Madre sarà un adulto che a sua volta darà al proprio figlio tutto il meglio ricevuto.

Il dare un nome al proprio figlio ha un forte valore simbolico, il nome identifica il figlio di cui ci si vuole prendere cura, chi si vuole amare, per chi vogliamo esserci sempre e comunque…l’Amore di una Madre si esprime amando il difetto del proprio figlio che come il suo nome lo rende Unico.

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La Cultura deve prevalere sulla Natura…

… e la tua Mamma ti ha stretto la mano per non farti cadere o quando dovevi rialzarti? e se sei una Mamma… che ne pensi?… fatemi sapere se avete visto anche voi queste 4 puntate, quale vi è piaciuta di più e quale riflessione vi ha stimolato…

…unisci anche tu il tuo puntino…