3. La storia di Claudia e Lucia.

1a parte

2a parte

“Sono arrivata a Barcellona! Passo e chiudo. Ci sentiamo al mio ritorno. Besos!” questo è stato l’ultimo messaggio che Lucia ha mandato a Claudia appena preso il bagaglio in aeroporto. Il suo “Passo e chiudo” non aveva bisogno di spiegazioni, Claudia lesse e sospirò perché sapeva bene che non avrebbe sentito Lucia nei giorni successivi.
“Chi era?” chiese Giorgio, che aveva appena varcato la porta di casa, “Lucia. È arrivata a Barcellona, ha scritto: “Passo e chiudo”.
“Come mai a Barcellona? per Lavoro?”, “No no… è andata a trovare un amico”.
Giorgio guarda Claudia che risponde alle sue domande senza guardarlo e con quel tono evasivo che conosceva bene perché Claudia lo usava ogni volta che voleva evitare di affrontare o approfondire alcuni discorsi.
Gli incontri più importanti della vita di Claudia capitavano sempre, forse non per caso, alla luce del giorno. Non era mai stata una ragazza che “viveva la notte” al contrario di Lucia che invece, forse anche per scappare una soffocante presenza familiare, usciva molto spesso in alcuni periodi della sua vita, anche tutte le sere … ma torniamo a Claudia!
Quando Claudia si trasferì a Palermo decise di regalarsi una coccola ogni mattina e fare colazione al bar sotto l’ufficio piccolo, arredato in maniera molto semplice e con dei tavolini fuori tutti colorati che invitavano a sedersi! Una delle prime differenze linguistiche con la quale si scontrò la nostra Claudia fu il termine “brioche” al nord Italia si chiama “brioche” tutto ciò che è “pasticceria legata alla colazione” mentre invece al sud la “brioche” è una specie di “panino dolce” che accompagna o la granita oppure accoglie al suo interno del gelato!

L’aggiornamento del vocabolario di Claudia…

Quindi chiarito che il “croissant” a Palermo si chiama “cornetto”, che la “brioche” si mangia con la granita o con il gelato, Claudia ancora un attimo “confusa” scelse di far colazione con un cappuccino e un cannolo siciliano! Giorgio che osservava la scena sorridendo, le si avvicinò e le disse “Ottima scelta! Così ti “battezzi”!” Lei imbarazzata lo guardò rispondendo al sorriso mentre afferrava i due piattini per sedersi fuori al tavolino giallo vicino all’ingresso, “mi battezzo?” “Sì è un modo di dire, qui a Palermo quando mangi un cannolo di Peppino ti liberi di tutti i peccati e rimane solo questo peccato di gola!”, scoppiano in una risata e Giorgio paga e saluta tutti dicendo “Buona giornata di sole a tutti!”.
Claudia sorrise e rimase sorridente e con lo sguardo perso fino a quando finita la colazione guardò l’orologio “oh no! Sono in ritardooo!!! Mi scusi devo pagare, ho fretta!”
Peppino le rispose “vada Signorina, ci vediamo domani, non si preoccupi, il sole fa scappare il tempo! Buona giornata!” Claudia lo salutò “grazie e a domani!”
Arrivò in tempo al suo primo giorno di lavoro e tra burocrazia e presentazioni la giornata volò via!
La mattina dopo Claudia mise la sveglia 10 minuti prima del solito orario, sia per avere il tempo di prepararsi con più calma, che per arrivare prima al bar da Peppino…

Claudia entrò nel bar e notò subito la presenza di Giorgio, forse per il sorriso contagioso, o forse per i suoi capelli e i suoi occhi così chiari che non si potevano non notare… “Signor Peppino le devo pagare la colazione di ieri” esordì subito, “Non si preoccupi Signorina qui nessuno scappa… fate colazione fuori come ieri e poi mi pagate ieri e oggi”, “va bene grazie siete davvero gentile, allora prendo un cappuccino e un cannolo, grazie”. Giorgio rimase a guardarla, rapito con un sorriso fisso come in uno stato di “trans”… Claudia attese la preparazione guardandolo con la coda dell’occhio, si scambiarono un semplice “buongiorno” e poi prese il suo cappuccino e il cannolo nel piattino che le porse Peppino e si diresse verso il tavolino verde, quello più esterno per non farsi vedere da Giorgio intimidita dal suo sguardo che in realtà non era per nulla invadente, ma come sappiamo bene noi donne quando ti piace qualcuno, se hai 15 anni o 37, hai sempre il “timore” che lo sguardo di chi ti piace possa sentire il battito accelerato del tuo cuore…
Giorgio la raggiunse fuori e le chiese se poteva sedersi accanto a lei con il suo caffè amaro e lei con un cenno del capo acconsentì sorridendo.
Quella mattina scambiarono due battute sulla gentilezza di Peppino, sul sole caldo anche di prima mattina e sulla bontà del cannolo scelto da Claudia. Dopo un paio di incontri, quel cannolo lo divisero tra loro…
Il loro primo appuntamento al di fuori della colazione al bar da Peppino arrivò quasi un mese dopo, verso i primi di Maggio…quello che Claudia amava più dei loro incontri quotidiani era la spontaneità nel raccontarsi, la fiducia che lui le trasmetteva e che le permettevano di aprirsi a lui con racconti della sua vita e il cercar consigli su alcune situazioni che le si presentavano. Lui era senza dubbio un mix di ironia e serietà. Avevano molte cose ed esperienza di vita in comune ma la loro differenza era principalmente caratteriale: lui riservato, lei aperta al mondo, lui disilluso e lei con tanti sogni da realizzare, lui che ha voglia di programmare il suo futuro a breve e lungo termine, lei che quasi vive alla giornata credendo fortemente nel potere positivo della gratitudine verso la Vita.
I valori condivisi e le loro differenze li hanno portati l’uno nel cuore dell’altro.
Il momento in cui hanno scoperto che era Amore è stato quando Claudia si è rotta una gamba cadendo dalle scale appena uscita dall’ ufficio e Giorgio è stata la prima persona che ha chiamato in quel momento di difficoltà, ancora prima dei colleghi che aveva appena salutato e Giorgio l’ha raggiunta subito correndo e dimenticando tutto nel suo ufficio anche la giacca e i suoi documenti! Quando la raggiunse si abbracciarono e la portò in ospedale…e da quel momento tutto cambiò in maniera definitiva.
La gravidanza di Claudia è arrivata qualche mese dopo, inaspettata, ma entrambi erano felicissimi perché il loro rapporto non era nato per essere vissuto giorno per giorno ma si fondava sul loro vivere la coppia, sul loro Amore, sul loro rispetto e stima reciproca. Con il test in mano Giorgio emozionato disse a Claudia: “Grazie, non potevo augurare a mio figlio una madre migliore di te!!”

… to be continued…

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