1. La storia di Claudia e Lucia.

Claudia e Lucia

Le lettere del nome di una, compongono il nome dell’altra. Un’amicizia nata per caso lungo il tragitto percorso da entrambe sul tram che le porta ogni giorno da casa al lavoro e ritorno.
Un giorno Claudia decide di partire per una città lontana, spinta dalla voglia di rompere la catena grigia che la lega alla sua città natia, al grigio di un lavoro che non la soddisfa, lontana da quell’amore che le aveva spezzato il cuore e i progetti di un futuro da condividere.
Lucia questo passo lo aveva fatto a 20 anni trasferendosi nella città che le fece incontrare Claudia, ma con lei c’era la sua famiglia a darle sicurezza nel cambiamento. Claudia partì con tante aspettative, i cocci del suo cuore e l’amicizia di Lucia che, seppur non solo non avrebbe mai avuto il coraggio di fare un passo del genere, ma solo il pensiero di vivere un’amicizia a distanza le creava già a parlarne un senso di vuoto che si palesava con dei crampi allo stomaco, ma combatteva il suo egoismo e la sostenne sempre nella sua scelta.
Claudia arrivò a Palermo in primavera, aveva già trovato lavoro grazie ai colloqui via skype fatti nei mesi precedenti. Il suo ufficio, con finestra sul mare, le regalava ogni giorno un sapore di serenità mai provato fino ad allora. Riuscì presto ad inserirsi in un contesto sociale così diverso dalla sua organizzatissima città del Nord, fece amicizia con i suoi vicini di casa, con il proprietario dell’edicola, il panettiere, si iscrisse in una piccola palestra, i colleghi la coinvolsero nelle loro uscite e così una mattina conobbe Giorgio anche lui un emigrato “a testa in giù” con il quale imparò a condividere qualcosa in più del cannolo della colazione del mattino nel bar sotto l’ufficio!
Lucia aveva una relazione con Giovanni, rampante collega che la conquistò con quel suo fare sicuro di sé, un ragazzo che aveva tanti interessi in cui la coinvolse senza riserve e lei se ne innamorò perdutamente.
Nel giro di un paio d’anni Giovanni divenne il Capo di Lucia e le cose iniziarono a cambiare tra di loro, lui preso dalla sua carriera non aveva più tempo da dedicare a lei preferendo cene e viaggi di lavoro.

Le due amiche, più o meno mensilmente, avevano un appuntamento fisso, lo chiamavano “Pizza e Skype“, entrambe prendono una pizza da mangiare a casa e la condividono inquadrate da una webcam. Era il loro personalissimo modo per non perdere l’appuntamento fisso di quando vivevano nella stessa città. Quella sera iniziarono a raccontarsi delle loro storie d’amore e mentre una aveva la consapevolezza di aver trovato “l’altra metà della mela“, l’altra ne aveva una opposta; quella dell’allontanamento di Giovanni da Lei, non solo fisicamente ma anche nella condivisione del quotidiano e ancor più nel loro progetto di vita insieme.

Passa una settimana e Claudia chiama Lucia, aveva appena fatto il test di gravidanza: due lineette! era incinta! e dopo averlo comunicato al compagno sentiva il bisogno di comunicarlo alla sua amica lontana. Lucia confida a Claudia di avere anche lei ‘un ritardo’ ma il suo carattere, sempre un po’ insicuro e mai risoluto, la porta ad aspettare e prendere tempo prima di avere un responso. L’entusiasmo di Claudia è coinvolgente, i progetti, le paure, i punti di domanda… e la certezza della presenza del suo compagno.
Lucia una mattina prese il coraggio a quattro mani, non poteva e non doveva più rimandare, impugnò il test di gravidanza come fosse una ‘bacchetta magica’ e così da lì qualche minuto scoprì nella sua solitudine, di aspettare anche lei un bimbo o una bimba. Pianse senza quasi respirare Lucia, disperata e logorata dalla sua sensazione di aver commesso un errore, il più grande degli errori, la sua famiglia non avrebbe capito e il suo compagno…beh, il suo compagno forse non lo era più.

E proprio in quel momento la chiama Claudia, le voleva raccontare del suo primo incontro del corso preparto. Lucia continua a piangere senza respirare e poi inizia a parlare a cuore aperto, è un fiume in piena contro lei stessa, Claudia ascolta a bocca chiusa, ascolta e basta.
…..

To be continued….

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