7. La storia di Claudia e Lucia.

1a parte

2a parte

3a parte

4a parte

5a parte

6a parte

“Claudia vieni a dormire dai!” la voce assonnata di Giorgio, nel silenzio della notte, le sembrava ancora più profonda del solito, ma rispose ugualmente in maniera squillante: “un attimo ho quasi finito, tu dormi..”.

Quando Giorgio sentì muovere le coperte le chiese: “Ma cosa stavi facendo?” e lei rispose quasi sussurrando: “Ho organizzato una sorpresa per Lucia… che in realtà è un regalo anche per me: ci incontreremo a metà strada nel weekend dell’Immacolata! Ho prenotato tutto, non potrà dirmi di no!” “Bene, son feli…” (e già era nel mondo dei sogni..).

Claudia era così eccitata che non riuscì a dormire un granché, sveglia dalle 6 riuscì a resistere fino alle 7 in punto quando suonò la sveglia di Giorgio… afferrò il cellulare -tap- sull’icona della cornetta telefonica et voilà il nome di “Lucy”! E’ il primo della lista perché nella mezz’ora precedente aveva ‘lanciato’ una chiamata, senza far squillare, solo per avere il numero a portata di mano e non dover perdere quei 3/4 secondi nella ricerca tra le ultime chiamate… si alza dal letto: “squilla libero” comunica a Giorgio con voce emozionata che, seduto sul letto, si sta ancora stiracchiando, mentre lei passeggia avanti e indietro tra il letto e l’armadio a muro.
Lui chiede quasi sbadigliando: “ma non è presto?” Lei con voce squillante: “No, no anche lei ha la sveglia alle 7…vedrai che ora risponde! …Lucy! Bella!! Allora come va? Che ore sono?? Sono le 7!… dormivi? No dai che la sveglia ha suonato! — No, no io sto bene, il panciotto cresce…tutto bene tranquilla! Ah, vuoi sapere allora perché ti sto chiamando alle 7? …Ecco bene! Tieniti forte e tieniti libera! Allora, segna! Weekend dell’Immacolata, noi due sole solette, Toscana, Montepulciano: vigne, agriturismo, terme e passeggiate…e il tutto vis a vis!!…Pronto Lucy?!? Ci sei??” – silenzio per qualche secondo – “Grande Claudiaaaaa!!! Ma ti adorooo!!! Grazieee! Dimmi tutto quello che devo fare!” “Nulla Lucy ho pensato a tutto io, ti giro le prenotazioni devi solo organizzare il viaggio di andata e ritorno, yeahh!!! sono felicissima!” “Anche io tesorooo! Grazie! grazie! grazie! è il più bel risveglio da tempo! Tvb, ci sentiamo prestissimo”.

Montepulciano e le sue Vigne

Il loro weekend insieme iniziò con un lunghissimo abbraccio al loro appuntamento in albergo, raggiunto da Nord e dal Sud.

Erano le 19 e si misero a passeggiare per Montepulciano, ammirarono la famosa Torre di Pulcinella, Palazzo Cernini, passarono davanti al Museo Civico e arrivarono in Piazza Grande dove avevano prenotato per cena in una piccola pizzeria: un tavolo per due per mangiare una pizza finalmente senza essere inquadrate da una webcam ma inquadrate solo dagli occhi di un’ Amica leale e sincera.
Non smisero di raccontarsi aneddoti e ridere, ridere fino a sentire gli addominali indolensiti l’una e i calci ‘a tempo’ del piccolo nel ventre di Mamma Claudia. Uscirono dal locale verso le 22.30, “andiamo a dormire” disse Claudia “sono un po’ stanca dal viaggio e da tutte queste emozioni”, “ok” -rispose Lucia – “domani dobbiamo essere in forma nei vigneti!”.
La mattina dopo si scambiarono un messaggino appena sveglie e si incontrarono a far colazione insieme, recuperarono la macchina in affitto e si diressero verso le vigne per un “tour” di mezza giornata.

Camminare tra le vigne, rilassava e incuriosiva entrambe, c’era con loro una ragazza fasciata da dei jeans blu e degli stivali che la aiutavano ad essere più agile nel vigneto, spiegò loro sia il lavoro continuativo di cura per 365 giorni l’anno e il forte simbolismo della Vite, che ha nel nome stesso il senso della “Vita” ed ecco perché era considerato il ‘nettare degli dei’.

Inoltre si tramanda che la vite fu la pianta che Noè portò sull’arca per dare Vita a tutti dopo il diluvio universale.
Il tour con pochissime persone, visto anche il clima rigido, diede la possibilità ad entrambe di far domande e di entrare in confidenza con la ragazza che diede loro dei consigli su cosa fare nelle prossime ore ed organizzò per loro un pranzetto veloce e gustosissimo.
Sono le 15 e Claudia con Lucia ringraziano e salutano Anna, dopodiché si mettono in macchina verso un agriturismo nelle vicinanze che le attende per il corso di cucina. Ad accoglierle Alfredo e la sua assistente Giulia, aspettarono l’arrivo di un gruppo di quattro amici e una volta al completo iniziarono un breve tour dell’agriturismo, le stalle, l’orto ed infine lo spogliatoio dove poterono cambiarsi e prepararsi per l’inizio del corso.

Il Corso di cucina di Claudia e Lucia

Oggi cucineranno: pasta all’uovo, un tortino di zucchine e fiori di zucca ed infine la torta ‘della nonna’.
Tutti e 6 in postazione ascoltano Alfredo che tra una battuta e un getto di farina spiegava la ricetta e gli ingredienti utilizzati per poi chiedere cosa li ha spinti a scegliere un corso di cucina in agriturismo. Dopo i primi due ragazzi è il momento di Lucia che sorridendo dice: “io non ho scelto! è la mia Amica che ha organizzato tutto!” e sorridendo spostò lo sguardo su Claudia come a volerle passare la parola…Claudia ricambiò il sorriso e aggiunse: “Lucia ed io siamo grandi amiche separate da poco meno di un anno da tanti kilometri di distanza e così ho organizzato quell’incontro in Toscana, l’idea di seguire per un pomeriggio un corso di cucina mi è venuto in mente perché noi non abbiamo mai cucinato insieme, ma mangiato insieme tante volte e così mi è venuta la voglia di sperimentare insieme”.
Mentre impastavano erano piene di farina ad un certo punto Lucia ne aveva un po’ sul viso e Claudia fece un gesto per pulirla che in realtà la sporcò ancora di più…e giù risate dietro quei visi così “imbiancati”… stendi la pasta, taglia la forma, poi son passate al tortino, prepara l’impasto,taglia e cucina le verdure, intanto inizia a preparare un altro impasto per la torta e la crema per il ripieno… insomma non ci si fermava tra i fornelli e il forno.

L’atmosfera era davvero perfetta un buon mix di allegria e impegno, la manualità aiutava molto a rilassare i pensieri e il gruppo di partecipanti era davvero di compagnia. La sera cenarono in un unico tavolo di legno con la classica tovaglia a quadrettoni, bicchieri di vetro spesso e tutti seduti su delle panche, gustarono ciò che avevano preparato nel pomeriggio e questa cosa dava a tutti una sensazione di soddisfazione iniziale seguita dall’ orgoglio dettato dalla bontà del risultato. Claudia tronfia continuava a mandare foto delle pietanze a Giorgio che ovviamente aspettava le repliche casalinghe al ritorno di Claudia.
A fine cena Lucia e Claudia si fermarono un po’ davanti al camino, avrebbero passato la notte lì e così passando da un ricordo ad un altro Claudia chiese a Lucia: “che ne dici, ti va di dirmi come stai?” Lucia non nascose l’aria sorpresa da una domanda così diretta e alla quale non poteva sfuggire… “mah, non so. Ci sono dei momenti bui, vuoti… penso a ciò che ho fatto…resta dentro la ferita sai. non va via, il tempo non aiuta, non so spiegare. Magari non soffro da sfogare nel pianto ma mi è rimasta una di quelle cicatrici che quando le guardi ti giudichi e io sono implacabile con me stessa. Ti ho detto, ho cambiato lavoro e forse in questo momento della mia vita, va bene così. Se me lo avessero imposto anni fa, avrei lottato o magari sarei andata via per cercare un altro posto, ma adesso ho bisogno di concentrarmi su di me e qualche mese di pausa va bene…. e poi sto bene anche grazie a Riccardo” – “Il tizio del volontariato, giusto?” domandò Claudia “Sì” rispose Lucia – e con un piccolo colpetto al gomito aggiunse Claudia:”quello che snobbi a cui dai buca da due/tre mesi..” – ridendo Lucia rispose “no dai Cla… mi piace, mi piace tanto ma ho un freno, non so spiegarmelo. Però vedi tra ieri e oggi vorrei chiamarlo, scrivergli e raccontargli di questo weekend magico che mi stai facendo vivere. Eppure prendo il cell, scrivo e poi invece di inviare / cancello tutto” .
Claudia le prese la mano e la chiuse con l’altra dentro le sue mani e aggiunse: “Vivila questa vita. Basta giudizi e catene a scelte fatte. Guarda avanti”.
Si abbracciarono e poi subito a dormire, l’indomani avevano un’altra tappa prima del ritorno a casa.
Condividevano la stessa stanza e così scesero le scale di legno appena pronte e una sana e buona colazione le attendeva.
Finita la colazione, chiusa la valigia ringraziarono e salutarono alla volta delle terme, durante il breve viaggio Claudia raccontò della gravidanza e di come avverte la sua trasformazione del corpo e della sua anima. Entusiaste arrivarono e si lasciarono andare alle coccole previste.
Ma come succede sempre il tempo, quando si sta bene, vola e il tempo di salutarsi arrivò presto.
Abbracciate con il pancino in mezzo come sempre, Lucia si staccò per un attimo e sfiorando il pancino le disse: “Non piangere dai! Mi raccomando Claudia forza! Ci sentiamo presto! E tu piccolino aiuta la Mamma!” – “Dai Lucy! Sono gli ormoni!! Ufff, no scherzo….mi manchi così tanto, non credevo eppure è così, credimi. Ti voglio bene, grazie”.

… to be continued…